La macinatura dei malti d’orzo (o del frumento per le birre Weizen) è la prima fase del processo di produzione. Viene effettuata in maniera grossolana con l’utilizzo di un mulino a rulli che apre i chicchi, agevolando l'assorbimento di acqua nella successiva fase di ammostamento.
I malti ottenuti dalla macinazione vengono miscelati con quantità di acqua variabile, in base alle indicazioni di ogni specifica ricetta. Il composto così ottenuto è pronto per l’ammostamento, processo attraverso il quale si attivano gli enzimi responsabili della trasformazione degli amidi in zuccheri fermentescibili e non (saccarificazione). Il processo consiste nel riscaldare il composto in una caldaia di ammostamento a temperature variabili dai 40° ai 78° C per una durata di 2 - 4 ore .
Il processo di filtrazione permette di separare le trebbie del malto dal mosto limpido ed avviene all’interno di un tino con griglia filtrante (tino filtro). Durante il processo di filtrazione le trebbie di malto vengono ulteriormente risciacquate con acqua calda con lo scopo di recuperare tutti gli zuccheri ancora disponibili.
Il mosto ottenuto dalla filtrazione viene fatto bollire nella caldaia ad una temperatura di 100° per circa 90 minuti. Nella fase iniziale di bollitura si aggiunge la quantità di luppolo suggerita dalla ricetta per ottenere il sapore amaro caratteristico, successivamente si aggiungono luppoli ed eventuali spezie per intervenire sull’aroma.
Dopo la bollitura il mosto viene sottoposto ad un processo di Whirlpool che, imprimendo un moto di rotazione al liquido, permette di concentrare al centro del tino tutte le parti solide ancora presenti.
Dopo la separazione tramite Whirlpool il mosto è sottoposto ad un processo di raffreddamento, necessario a portarlo ad una temperatura di circa 10°-12° C per la birra a bassa fermentazione e 20°-25 ° C per quella ad alta fermentazione, per poi trasferirlo nel tino di fermentazione. Durante il raffreddamento al mosto viene aggiunto dell’ossigeno per mezzo di una candela porosa, in modo da agevolare il lievito, che verrà successivamente aggiunto nel fermentatore, nel suo processo di riproduzione naturale.
Fondamentale nel processo di fermentazione è il ruolo dei lieviti, che permettono di avviare un processo di trasformazione degli zuccheri presenti nel mosto in alcol e anidride carbonica. Tale processo ha inizio circa 4-12 ore dopo il passaggio nel tino di fermentazione ed ha una durata variabile a seconda del tipo di birra che si desidera ottenere, andando dai 4 giorni per un'alta fermentazione ai 10 giorni per una bassa fermentazione.
Al termine del processo di fermentazione la birra necessità di un ulteriore processo di maturazione a basse temperature (intorno ai 4° C) per consentire al lievito in sospensione di depositarsi in modo naturale sul fondo del tino (tank) che è di forma tronco-conica in modo da agevolare l'asporto di tale lievito e la chiarificazione naturale della birra finita.
L’imbottigliamento avviene in maniera isobarica, facendo in modo che la birra non entri mai a contatto con l’aria che potrebbe avviare un processo di ossidazione e quindi modificare il gusto e il sapore.